Una frase che ho letto oggi ha gettato un fascio di luce su alcune idee che se ne stavano sedute all’ombra in un angolo della mia mente. Scommetto che è già capitato anche a te: improvvisamente, mentre leggi un bel libro (o almeno di un testo che sappia toccarti le corde giuste) come un flash arriva l’epifania, una chiarezza improvvisa che non stavi cercando, ma che ti stava aspettando.
Continua a leggere “Il compagno di cordata”Le parole sono importanti
Attacco della via
Conquista della vetta
Le abbiamo lette tutti queste espressioni, e ognuno di noi ne conosce molte di simili. Tante volte abbiamo cercato l’attacco di una via (spesso per un tempo più lungo di quanto ci faccia piacere raccontare), senza però davvero soffermarci su questa curiosa scelta lessicale…
Perché si “attacca” una via?
3.02.’18 Magic Mushroom all’Alpe Pioda
Il giovane e il vecchio. L’esperto e il novizio. I preconcetti che tutti abbiamo quando ci accostiamo a qualcosa che non conosciamo, frutto del bagaglio delle nostre esperienze, spesso ci servono per prendere decisioni più rapide. Eppure capita a volte che possano indurci in errore. Questa storia racconta di come l’alpinismo (anche quello della domenica, rigorosamente con la a minuscola) possa creare legami che non conoscono età. E di una cascata bella da pazzi!
Tristenbach 9/12: si aprono le danze!
L’inverno è arrivato, e finalmente si torna sulle cascate di ghiaccio!
Lo so, posso sembrare un invasato: per quanti ancora non mi conoscono, è bene premettere che in questa stagione tendo a non considerare altre proposte che non siano la salita di flussi gelati! 😀 Il tempo è poco, la stagione breve, bisogna cogliere quindi ogni occasione. (per quelli che aspettano gli altri capitoli sulla Sardegna, sono in lavorazione, abbiate fede)
Si decide quindi con un paio di amici che eviteremo le zone più affollate (come ad es. la Val Paghera), a costo di fare un pochino di strada in più, e che la prima della stagione sarà di grado contenuto. Niente di meglio quindi della Tristenbach a Riva di Tures, bella cascata di 3+ che nessuno aveva ancora fatto.
Sull’affollamento, scelta perfetta: c’eravamo solo noi! Sul grado, diciamo che di 3+ non ne avevo ancora trovate con strapiombetti da affrontare tra cavolfiori e candelette, ma questo ha solo reso la giornata più divertente 😀
Sardegna vol. I
Nonostante siano passati ormai due mesi, faccio ancora fatica a decidere quale sarà il filo conduttore di questo racconto. 8 giorni non sono poi molti, eppure riordinare i pensieri è difficile quando le esperienze e le emozioni sono tante, tante da far sembrare questo viaggio un’avventura durata molto di più. Il tempo, lo sentiamo tutti dentro di noi, non scorre sempre uguale…
Mare. Arrampicata. Amici. Campeggio. Porceddu. Seada. Trad. Capo Pecora.
Questi erano i punti chiave su cui da mesi andavano avanti i nostri vaneggiamenti sulla tanto sognata vacanza arrampicatoria in Sardegna. E poi le guide comprate con largo anticipo per sognare le vie; le trasferte ad arrampicare su granito per arrivare pronti -o meglio, meno impreparati!; gli scambi di messaggi e gli incontri per organizzare il materiale e il viaggio. C’erano, insomma, grandi aspettative per questo viaggio e, a parer mio, sono state ampiamente superate.
Ma andiamo con ordine: per non perdermi, questa volta inizierò dal principio.
Molla tutto approda su Instagram
Nei prossimi giorni arriva un nuovo post ambientanto in Sardegna, terra magica che ci ha stregato con i suoi colori fiabeschi e le sue forme incredibili. Nel frattempo, volevo dirvi che il blog adesso ha un account su Instagram, dove pubblicherò qualche foto un po’ più frequentemente. Se vi sono piaciute quelle postate qui sinora, ci sono buone probabilità che anche quelle non vi deluderanno.
Quindi, se volete, l’account è mollatuttoilblog
https://www.instagram.com/mollatuttoilblog/
A presto, buone arrampicate
I sogni nel cassetto degli altri
Questo racconto parte dal finale. Denise, il 15 agosto, ha scritto questo:
Monte Rosa – Punta Gnifetti – Capanna Margherita 4554mt
IL MIO PRIMO 4000
I sogni nel cassetto sono una gran bella cosa, ma quel cassetto ogni tanto va aperto e i sogni vanno realizzati
…e quando l’ho letto mi sono sentito felice di essere stato parte della storia di qualcun altro.
Torre del Diavolo ai Cadini di Misurina
Mi rendo conto che ad agosto sono rimasto incredibilmente indietro con il blog, nonostante i migliori propositi! E non sono nemmeno andato in vacanza, salvo qualche giorno qua e là… Tuttavia, ho fatto una discreta scorpacciata di arrampicate da raccontarvi nelle settimane a venire: abbiate pazienza, arriveranno parecchie foto ad allietare questo settembre.
Riprendendo il filo del discorso da dove ci siamo lasciati, il granito tour 2017 meritava una pausa, e così il 23 Luglio siamo tornati alle amate Dolomiti. C’è un gruppo, in particolare, che ricordo sempre con affetto: i Cadini di Misurina. Fresco di corso roccia, con la mia bella, avevamo approfittato di una giornata di novembre particolarmente piacevole per salire la Torre Wundt, solo noi, diversi corvi e la vista delle Tre Cime come premio finale. Penso proprio che, prima o poi, dovrò raccontarla -se lo chiedeste a lei, forse metterebbe più enfasi sulla discesa al buio che non sulla salita 😀
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Dopo il Nuovo Mattino, le Antiche Sere
Il week end del 15 luglio Serena mi ha aiutato a realizzare un desiderio che custodivo da qualche tempo: andare a visitare -e arrampicare- il Vallone di Sea, inseguendo le orme di Gian Piero Motti e Giancarlo Grassi. E questi due giorni sono stati anche al di sopra delle mie aspettative!
Cavalcando l’orso in Val Daone
Nome simpatico per una vietta altrettanto divertente. Ma la fantozzata è sempre dietro l’angolo 😀
Sabato scorso io e Serena decidiamo di passare due giorni in Val Daone, alla ricerca di un po’ di fresco e con la voglia di imparare meglio questa scalata sul granito. Tra una cosa e l’altra perdiamo un po’ di tempo, e arriviamo in Valle solo nel pomeriggio. C’è la buona possibilità (40% dice il meteo) di prendere qualche goccia d’acqua (pioggerellina, 1mm, dice sempre lo stesso infimo bugiardo) tra le 20:00 e le 21:00. Pazienza dai, fa caldo e poi la discesa sono poche doppie. Al massimo ci mettiamo il guscio,
“tanto danno poca acqua!”